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Segnalazioni librarie
Luigi Dell’orbo ci accompagna alla scoperta del romanzo “Le favole del comunismo” di Anita Likmeta.
Data di pubblicazione:

Luigi Dell’orbo ci accompagna alla scoperta del romanzo “Le favole del comunismo” di Anita Likmeta.
Data di pubblicazione:
Anita Likmeta, Le favole del comunismo, Marsilio, 2024
Quello di Anita Likmeta è l’esordio in narrativa di una giornalista nata in Albania nel 1986, data ricavabile dalla vicenda narrata, perché racconta di essere arrivata in Italia nel ’97, ad undici anni. Tutta l’infanzia la trascorse nella campagna, a nord est di Durazzo, affidata alle cure dei nonni in quanto la madre e il padre, addirittura ancora studente, non disponevano di mezzi per allevarla.
Il breve romanzo, palesemente autobiografico, dipinge un affresco dell’ambiente rurale in cui la bambina finisce a vivere, caratterizzato da una arretratezza impensabile: mancano luce elettrica, acqua potabile e scarichi fognari. I contadini vivono in una miseria medioevale in cui c’è da esser fortunati a possedere nella stalla cinque o sei animali e ad avere a disposizione qualche pezzetto di terra concesso dallo stato per farci un orto. Non poteva esistere proprietà privata sotto il regime dispotico di Enver Hoxha che isolò l’Albania dal mondo, schiacciando il paese dal 1944 alla sua morte, evento che aprì le porte ad una rovinosa guerra civile e all’esodo di un numero enorme di albanesi, di cui rimane il ricordo indelebile dell’agosto 1991: la fuga sulla famosa nave Vlora sequestrata da ventimila persone che solcarono il mare fino al porto di Bari.
La narrazione ripercorre i ricordi d’infanzia: il rito quotidiano di andare con un asino a prendere l’acqua potabile, compito affidato a bambini piccolissimi; il primo giorno di scuola, i chilometri percorsi con le scarpe legate a tracolla per non sciuparle perché erano le uniche e si dovevano conservare. La figura dei nonni che vengono sbozzati con toccante affetto; la bisnonna che recita nella solitudine della campagna incomprensibili giaculatorie in una lingua che non è l’albanese e che nessuno capisce: erano ebrei, spiega il nonno, costretti all’abiura come i marrani nelle Spagna del Cinquecento; con l’arrivo del comunismo l’unica religione accettata è l’ateismo di stato. Meglio tacere, in ogni caso. La bambina cresce nell’affetto, seguita dall’occhio vigile di questi anziani, ma con in cuore una sola domanda: quando la mamma verrà a prenderla per portarla via con sé? Questo finalmente avviene nel 1997. Esemplare il capitolo in cui racconta dopo lo sbarco nel sud Italia di come appaia incredibile ai suoi occhi infantili l’illuminazione pubblica nelle strade, la quantità di auto, la pulizia dei bagni di un autogrill, la presenza d’acqua corrente, la disponibilità gratuita di carta igienica… Il seguito della crescita e del suo riscatto non è nemmeno raccontato, lo possiamo desumere dalle note biografiche: impegno al massimo, borse di studio, liceo in Italia, laurea in Francia. Di questo non ne fa parola. Ci proietta invece in uno degli ultimi capitoli, decenni dopo, alla Milanesiana dove un intellettuale italiano “arringa il pubblico sulla democrazia come male assoluto in questa parte del mondo, dove regnano il consumismo e il capitalismo, e su come l’assenza totale di valori ci abbia condotti a essere dalla parte sbagliata della Storia, mentre sorseggia il suo Cosmopolitan. Sono abituata a queste tirate. Solitamente vanno in scena dove girano molti soldi…” Non c’è da stupirsi che un libro del genere, che rievoca invece una delle vere parti sbagliate della storia, abbia ricevuto da noi un’accoglienza fredda e scarse recensioni.
Qui molti vivono ancora baloccandosi con quelle favole.
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Luigi Dell’Orbo, nato nel 1962 in provincia di Pavia, vive da decenni in Piemonte, tenendo comunque vive le proprie radici lombarde.
Lettore appassionato e puntuale si occupa prevalentemente di narrativa italiana contemporanea.
Franco Piccinini ci porta alla scoperta di alcune divulgazioni letterarie partendo da Flow, film di animazione al computer del regista Gints Zilbalodis.
Franco Piccinini ci illustra delle opere che trattano della Battaglia di Pavia.
Luigi Dell’orbo ci accompagna alla scoperta del romanzo “Le favole del comunismo” di Anita Likmeta.